domenica 30 marzo 2008

Vox Populi, Vox Dei: Attilio è abbastanza rotto in culo

Il 75% dei votanti ne è certo: Attilio è proprio rotto in culo. D'altronde quando si vince con doppietta di Brienza o con gol di Panucci, cos'altro si dev'essere? Non certo fortissimo (un solo voto, chissà di chi), nemmeno fortunatissimo, non sarebbe abbastanza. Il complotto ordito con l'Altolocato di Imperia è stato avvalorato da un voto, quasi a far capire che sotto sotto qualcosa di vero c'è.
Continuate a votare i prossimi sondaggi: Vox Populi, Vox Dei.

sabato 29 marzo 2008

Un nuovo week end di lotta contro i poteri forti: Liberi Professionisti Altolocati, Pornodivi e sedicenti Direttori


E' un altro sabato. Odore di zolfo e corna affilate lampeggiano nuovamente da sottoterra, come se un altro maleficio si stia per compiere. Ma come novelli Wallace, Il Principe di Albenga e il SubPresidente Simon si apprestano a combattere, per l'ennesima volta, contro l'oppressore altolocato.

Queste le battaglie della 31^ giornata:
Patruno - Atl. Pompeo
NRPS - BFF (Vi siamo vicini col cuore, amici di Stellanello)
Formula 3 - Primo FC
Stella Rosso - Santo Marco FC

I giochi sono ancora aperti, la vittoria è sempre possibile:
vogliamo un week end da ricordare.
Forza ragazzi.
grazie a estrellaroja per l'immagine

giovedì 27 marzo 2008

Ich bin ein Albenganer: il discorso di libertà del Principe di Albenga contro la dittatura del Direttore Michele


Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire "civis Romanus sum." Oggi, nel mondo libero, il più grande orgoglio è dire "Io sono di Albenga”.

Ci sono molte persone al mondo che non capiscono, o che dicono di non capire, quale sia la grande differenza tra il mondo libero e il mondo del Direttore Michele:
Che vengano ad Albenga

Ce ne sono alcune che dicono che la Stella Rosso del Direttore è l'onda del progresso:
Che vengano ad Albenga

Ce ne sono alcune che dicono, in Liguria come altrove, che possiamo collaborare col Direttore:
Che vengano ad Albenga

E ce ne sono anche certe che dicono che sì il Direttore adotta un sistema malvagio, ma permette progressi economici:
Lass' sie nach Albenga kommen.
Che vengano ad Albenga

La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri per impedir loro di lasciarci.
Voglio dire a nome dei miei compatrioti che vivono a molte miglia da qua dall'altra parte dell’Isola Gallinara nel libero Popolo di Stellanello, che sono distanti da voi, che sono orgogliosi di poter dividere con voi la storia degli ultimi 18 anni. Non conosco nessun paese, nessuna città, che è stata assediata per 18 anni e ancora vive con vitalità e forza, e speranza e determinazione come la città di Albenga.
Mentre il Direttore è la più grossa dimostrazione del fallimento del sistema dittatoriale e inquisitore, tutto il mondo lo può vedere, e questo non ci rende felici, esso è, come il vostro Subcomandante Simon ha detto, una offesa non solo contro la storia, ma contro l'umanità: separa famiglie, divide i mariti dalle mogli, ed i fratelli dalle sorelle, divide le persone che vorrebbero stare insieme. Divide Albenga da Stellanello.
Quello che è vero per questa città è vero per la Liguria: una pace reale e duratura non potrà mai essere assicurata alla Liguria finché ad un quarto della provincia di Savona è negato il diritto elementare dell'uomo libero: prendere una decisione libera. In 18 anni di pace e benessere questa generazione di ingauni ha conosciuto il diritto ad essere libera, incluso il diritto di unire le famiglie, a mantenere la propria nazione in pace, in buoni rapporti con tutti.
Voi vivete in una isola difesa di libertà, ma la vostra vita è parte della collettività. Consentitemi di chiedervi, come amico, di alzare i vostri occhi oltre i pericoli di oggi, verso le speranze di domani, oltre la libertà della sola città di Albenga, o della nostra Liguria, per promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un un giorno di pace e giustizia, oltre voi stessi e noi stessi per tutta l'umanità.
La libertà è indivisibile e quando un solo uomo è reso schiavo, nessuno è libero. Quando tutti saranno liberi, allora immaginiamo.. possiamo vedere quel giorno quando questa città come una sola e questo paese, come il grande continente europeo, sarà in un mondo in pace e pieno di speranza. Quando quel giorno finalmente arriverà, e arriverà, la gente di Stellanello e di Albenga sarà orgogliosa del fatto di essere stata contro il Direttore per quasi due decadi.

Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Albenga. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire "Ich bin ein Albenganer": “Mi sùn d’Arbenga”.

I tifosi di Michele



In una straordinaria istantanea scattata domenica scorsa, possiamo vedere i tifosi di Michele allo stadio. Non arrivano nemmeno ad essere i classici quattro gatti. E ovviamente, da buoni liguri tirchi come il loro Direttore, non pagano il biglietto ma guardano il match di straforo.
Ognuno ha i tifosi che merita.
Noi eravamo in 100000.

mercoledì 26 marzo 2008

TuttoNRPS: Cascione rivive nel NRPS

RICEVO dal'amico SIMON del NRPS e VOLENTIERI pubblico sull'homepage la bellissima storia di Cascione.

"Cascione rivive nel NRPS.
Nato ad Imperia il 2 maggio 1918, morto in Val Pennavaira (Savona) il 27 gennaio 1944, medico chirurgo, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria rinasce ed entra a far parte dello spogliatoio del Nuovo Real Popular Stellanello.
Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione si era laureato a Bologna nel 1942. L’anno dopo, mentre stava crescendo la sua fama di medico sensibile e generoso, "U megu" (il dottore), fu alla testa, insieme alla madre, delle manifestazioni popolari ad Imperia per la caduta del fascismo. Ciò gli valse il carcere, governava Badoglio, sin quasi all’armistizio.
Il 7 settembre il fascista Leo insultò Cascione che con fare imperturbabile disse a Leo "fascistone genoano". Con l’8 settembre, raccolto con sé un piccolo numero di giovani, Cascione organizzò in località Magaletto Diano Castello la prima banda partigiana dell’Imperiese. Le azioni vittoriose contro gli occupanti e contro i fascisti (tra cui il nero d'Albenga) si alternavano all’assistenza che quel giovane medico – "bello e vigoroso come un greco antico", com’ebbe a descriverlo Alessandro Natta – prestava ai montanari delle valli da Albenga ad Ormea.
Fu proprio la sua generosità di medico a tradire Cascione. In uno scontro con i fascisti di Leo e Michele, in quella che si ricorderà come "la battaglia di Menosio", i partigiani catturano un tenente e un milite della Brigate nere, tal Michele Dogliotti. I due prigionieri rappresentano un impaccio e, dopo un sommario processo, si decide di eliminarli. Interviene "U megu": "Ho studiato venti anni per salvare la vita di un uomo e ora voi volete che io permetta di uccidere? Teniamoli con noi e cerchiamo di fargli capire". Così i due fascisti seguono la banda in tutti i suoi spostamenti. Cascione si prende particolarmente cura di Dogliotti, che è piuttosto malandato, e divide con lui le coperte, il rancio, le sigarette. A chi diffida e tenta di metterlo sull’avviso replica: "Non è colpa di Dogliotti, se non ha avuto una madre che l’abbia saputo educare alla libertà". Passa circa un mese e il brigatista nero fugge. Pochi giorni dopo, Dogliotti guida alcune centinaia di nazifascisti verso le alture intorno ad Ormea, che sa occupate da unità garibaldine. All’alba la battaglia divampa dal versante di Nasino di Albenga. "U megu", con i suoi, tenta un colpo di mano per rifornirsi di munizioni. Il tentativo fallisce; Cascione, gravemente ferito, rifiuta ogni soccorso e tenta di coprire il ripiegamento dei suoi uomini. Ma due di loro non se la sentono di abbandonarlo e tornano indietro: Emiliano Mercati e Giuseppe Castellucci incappano nei fascisti. Mercati sfugge alla cattura; Castellucci, ferito, è selvaggiamente torturato perché dica dov’è il comandante. Cascione, quasi agonizzante, sente i lamenti del suo uomo seviziato, si solleva da terra e urla: "Il capo sono io!". Viene crivellato di colpi.
Il 27 aprile 2003, sulle alture alle spalle di Albenga è stato inaugurato un monumento, dedicato alla pace e alla resistenza ligure, in memoria di Felice Cascione, che a suo tempo, tra l’altro, compose le parole dell’inno partigiano "Fischia il vento".
Oggi Cascione gioca felice nel Nuovo Real popular Stellanello"



Grazie a estrellaroja, c/o WuMing, per l'immagine

lunedì 24 marzo 2008

Vaffancalcio Albenga

Cari amici
come potete vedere ho messo su un blog di inutilità assoluta.
Comunque ormai c'è e non fate polemiche.
Questo potrebbe essere un punto di ritrovo alternativo al sito http://www.vaffancalcio.it/ che Michele aggiorna con la periodicità di un Conclave.
Potete scrivere quello che volete: dalle offese all'avversario di turno (consigliato), alle offese alla famiglia dell'avversario di turno (consigliatissimo), dai commenti tecnici su calcio e fantacalcio, alle disquisizioni puramente teoriche su u pilu.
Zu, ad esempio, può scrivere qui le sue denunce sociali.
Michele può scrivere che è solo sfortuna se è ultimo a 30 punti dal primo.
L'Altolocato potrà continuare la personale battaglia contro la fronda ingauna e potrà sempre strizzare l'occhio al Pornodivo di Genova.
Il suddetto Pornodivo potrà continuare a vanagloriarsi per le vittorie di culo ma potrà anche mettere le foto che, quotidianamente, si fa scattare con le dive hard.
L'amico Simone, dell'RPS, può su questo blog relazionarci di quel che avviene in Stellanello.
Galà non può far nulla perchè, a quanto mi dicono, sua moglie gli permette di connettersi a internet solo dopo aver cucinato, sparecchiato, lavato i piatti, fatto un massaggio ai piedi di lei, messo a letto i bambini, raccontato una favola e massaggiato le tempie di lei.
Leo potrebbe fare quello che vuole ma visto che è desaparecido sarà difficile vederlo qui.
Insomma: fate come cazzo volete.
Saluti
LucaPRIMOacreareunbloginutile