giovedì 27 marzo 2008

Ich bin ein Albenganer: il discorso di libertà del Principe di Albenga contro la dittatura del Direttore Michele


Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire "civis Romanus sum." Oggi, nel mondo libero, il più grande orgoglio è dire "Io sono di Albenga”.

Ci sono molte persone al mondo che non capiscono, o che dicono di non capire, quale sia la grande differenza tra il mondo libero e il mondo del Direttore Michele:
Che vengano ad Albenga

Ce ne sono alcune che dicono che la Stella Rosso del Direttore è l'onda del progresso:
Che vengano ad Albenga

Ce ne sono alcune che dicono, in Liguria come altrove, che possiamo collaborare col Direttore:
Che vengano ad Albenga

E ce ne sono anche certe che dicono che sì il Direttore adotta un sistema malvagio, ma permette progressi economici:
Lass' sie nach Albenga kommen.
Che vengano ad Albenga

La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri per impedir loro di lasciarci.
Voglio dire a nome dei miei compatrioti che vivono a molte miglia da qua dall'altra parte dell’Isola Gallinara nel libero Popolo di Stellanello, che sono distanti da voi, che sono orgogliosi di poter dividere con voi la storia degli ultimi 18 anni. Non conosco nessun paese, nessuna città, che è stata assediata per 18 anni e ancora vive con vitalità e forza, e speranza e determinazione come la città di Albenga.
Mentre il Direttore è la più grossa dimostrazione del fallimento del sistema dittatoriale e inquisitore, tutto il mondo lo può vedere, e questo non ci rende felici, esso è, come il vostro Subcomandante Simon ha detto, una offesa non solo contro la storia, ma contro l'umanità: separa famiglie, divide i mariti dalle mogli, ed i fratelli dalle sorelle, divide le persone che vorrebbero stare insieme. Divide Albenga da Stellanello.
Quello che è vero per questa città è vero per la Liguria: una pace reale e duratura non potrà mai essere assicurata alla Liguria finché ad un quarto della provincia di Savona è negato il diritto elementare dell'uomo libero: prendere una decisione libera. In 18 anni di pace e benessere questa generazione di ingauni ha conosciuto il diritto ad essere libera, incluso il diritto di unire le famiglie, a mantenere la propria nazione in pace, in buoni rapporti con tutti.
Voi vivete in una isola difesa di libertà, ma la vostra vita è parte della collettività. Consentitemi di chiedervi, come amico, di alzare i vostri occhi oltre i pericoli di oggi, verso le speranze di domani, oltre la libertà della sola città di Albenga, o della nostra Liguria, per promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un un giorno di pace e giustizia, oltre voi stessi e noi stessi per tutta l'umanità.
La libertà è indivisibile e quando un solo uomo è reso schiavo, nessuno è libero. Quando tutti saranno liberi, allora immaginiamo.. possiamo vedere quel giorno quando questa città come una sola e questo paese, come il grande continente europeo, sarà in un mondo in pace e pieno di speranza. Quando quel giorno finalmente arriverà, e arriverà, la gente di Stellanello e di Albenga sarà orgogliosa del fatto di essere stata contro il Direttore per quasi due decadi.

Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Albenga. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire "Ich bin ein Albenganer": “Mi sùn d’Arbenga”.

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