lunedì 24 marzo 2008

Vaffancalcio Albenga

Cari amici
come potete vedere ho messo su un blog di inutilità assoluta.
Comunque ormai c'è e non fate polemiche.
Questo potrebbe essere un punto di ritrovo alternativo al sito http://www.vaffancalcio.it/ che Michele aggiorna con la periodicità di un Conclave.
Potete scrivere quello che volete: dalle offese all'avversario di turno (consigliato), alle offese alla famiglia dell'avversario di turno (consigliatissimo), dai commenti tecnici su calcio e fantacalcio, alle disquisizioni puramente teoriche su u pilu.
Zu, ad esempio, può scrivere qui le sue denunce sociali.
Michele può scrivere che è solo sfortuna se è ultimo a 30 punti dal primo.
L'Altolocato potrà continuare la personale battaglia contro la fronda ingauna e potrà sempre strizzare l'occhio al Pornodivo di Genova.
Il suddetto Pornodivo potrà continuare a vanagloriarsi per le vittorie di culo ma potrà anche mettere le foto che, quotidianamente, si fa scattare con le dive hard.
L'amico Simone, dell'RPS, può su questo blog relazionarci di quel che avviene in Stellanello.
Galà non può far nulla perchè, a quanto mi dicono, sua moglie gli permette di connettersi a internet solo dopo aver cucinato, sparecchiato, lavato i piatti, fatto un massaggio ai piedi di lei, messo a letto i bambini, raccontato una favola e massaggiato le tempie di lei.
Leo potrebbe fare quello che vuole ma visto che è desaparecido sarà difficile vederlo qui.
Insomma: fate come cazzo volete.
Saluti
LucaPRIMOacreareunbloginutile

7 commenti:

Michele Tiengo ha detto...

Era ora che qualcuno facesse opposizione! questa sfida stile gazzetta dello sport e tuttosport mi piace. Certo cheil sito è aggiornato poco io lavoro comunque scriverò sia qui che la quando potrò. La battaglia è solo all'inizio.

Il Direttore

Luca I ha detto...

Allora affiliamo le spade.. sempre con par condicio, anzi ti invito ad un confronto televisivo

Anonimo ha detto...

Chiaramente meglio Tuttosport... anzi proporrò tra poco Tutto Nuovo Real Popular Stellanello un sito giornale tutto nuovo dove potrete trovare tutte le informazioni sui giocatori della Val Merula. Per lo sportivo esigente "Tutto NRPS" diventerà il luogo dove scoprire la media voti di Cascione o i problemi con la fidanzata di Zapata, o ancora i discorsi di Del Piero con il suo uccellino. E per gli amanti del trash: la rubrica "quanta cacca fa Trezeguet prima della partita?" o ancora "tutte le sfighe di kaka".
Per il momento Tutto NRPS verrà stampato su questo sito, ma preparatevi a www.tuttoNRPS.it

Misno ha detto...

Tutto NRPS
Benvenuti su tuttoNRPS. Tu che vuoi sapere tutto sul Nuovo Real Popular Stellanello d'ora in poi qui ti sentirai a casa.

Primo articolo: Kakà e il sesso
Kakà, l’attaccante del Milan, si confessa sulle pagine di Vanity Fair. E parla delle grandi sfide della sua vita. E sapete secondo lui quale è stata la più importante e difficile sfida mai affrontata fino ad oggi? La finale di Coppa Campioni con il Milan non c’entra. Così come non c’entra le partite disputate con la nazionale brasiliana. La vera sfida per Kakà è stata arrivare vergine al matrimonio con la sua Caroline Celico.

“Non è stato facile arrivare al matrimonio senza essere mai stato con una donna”. E nel mondo del calcio, dove i bravi ragazzi scarseggiano, Kakà rappresenta proprio l’eccezione. “Ogni tanto mi accorgo che mi guardano un po’ perplessi e pensano che io sia strano. Però poi mi accettano e mi rispettano”. Ma le anomalie con i colleghi del pallone non finiscono qui: ama il cinema, la lettura, l’arte e il teastro. Ma Kakà ci tiene a precisare: “Non sono l’unico. Costacurta, per esempio, è molto colto. E Ambrosini gira sempre con un libro in mano”.

Kakà ha voluto anche raccontare il suo primo incontro con Caroline: “Mio padre e sua madre si conoscevano e ci hanno presentati. Ci siamo scambiati i numeri di telefono, poi sono andato a trovarla per il suo compleanno. Compiva 15 anni. Io ne avevo diciannove, ma in Brasile ero già famoso. Nel 2002, al rientro dalla vittoria al Mondiale, ci siamo fidanzati”. A 20 anni Kakà cercava moglie: “Ho sempre pensato al matrimonio. Però abbiamo dovuto aspettare tre anni: uno in Brasile e due lontani, perchè io sono venuto a giocare in Italia, e lei era troppo giovane per seguirmi. Ma quel periodo è stato importante, ha messo alla prova il nostro amore”.

Ma le tentazioni erano sempre in agguato: “Quelle ci sono sempre, ma io cerco di evitarle. Da quando sono in Italia non sono mai andato in discoteca, se non alle feste del Milan, e sempre con mia moglie. Tra noi, quando lei era ancora in Brasile, c’era un patto: liberi di uscire con gli amici, ma a mezzanotte si rientra a casa e ci si telefona. Io e Caroline abbiamo fatto molti sacrifici”. “Abbiamo scelto di arrivare casti al matrimonio, la Bibbia insegna che il vero amore si raggiunge solo con le nozze, con lo scambio di sangue, quello che la donna perde con la verginità. Infatti, per noi, la prima notte è stata bellissima”.

“Non è stato facile arrivare al matrimonio senza essere mai stato con una donna. Con Caroline ci baciavamo e la voglia c’era, ma ci siamo sempre trattenuti. Se oggi la nostra vita è così bella, penso sia anche perchè abbiamo saputo aspettare”.

Misno ha detto...

Secondo articolo: Cascione rivive nel NRPS


Nato ad Imperia il 2 maggio 1918, morto in Val Pennavaira (Savona) il 27 gennaio 1944, medico chirurgo, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria rinasce ed entra a far parte dello spogliatoio del Nuovo Real Popular Stellanello.

Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione si era laureato a Bologna nel 1942. L’anno dopo, mentre stava crescendo la sua fama di medico sensibile e generoso, "U megu" (il dottore), fu alla testa, insieme alla madre, delle manifestazioni popolari ad Imperia per la caduta del fascismo. Ciò gli valse il carcere, governava Badoglio, sin quasi all’armistizio.
Il 7 settembre il fascista Leo insultò Cascione che con fare imperturbabile disse a Leo "fascistone genoano".
Con l’8 settembre, raccolto con sé un piccolo numero di giovani, Cascione organizzò in località Magaletto Diano Castello la prima banda partigiana dell’Imperiese. Le azioni vittoriose contro gli occupanti e contro i fascisti (tra cui il nero d'Albenga) si alternavano all’assistenza che quel giovane medico – "bello e vigoroso come un greco antico", com’ebbe a descriverlo Alessandro Natta – prestava ai montanari delle valli da Albenga ad Ormea.
Fu proprio la sua generosità di medico a tradire Cascione. In uno scontro con i fascisti di Leo e Michele, in quella che si ricorderà come "la battaglia di Menosio", i partigiani catturano un tenente e un milite della Brigate nere, tal Michele Dogliotti. I due prigionieri rappresentano un impaccio e, dopo un sommario processo, si decide di eliminarli. Interviene "U megu": "Ho studiato venti anni per salvare la vita di un uomo e ora voi volete che io permetta di uccidere? Teniamoli con noi e cerchiamo di fargli capire". Così i due fascisti seguono la banda in tutti i suoi spostamenti. Cascione si prende particolarmente cura di Dogliotti, che è piuttosto malandato, e divide con lui le coperte, il rancio, le sigarette. A chi diffida e tenta di metterlo sull’avviso replica: "Non è colpa di Dogliotti, se non ha avuto una madre che l’abbia saputo educare alla libertà".
Passa circa un mese e il brigatista nero fugge. Pochi giorni dopo, Dogliotti guida alcune centinaia di nazifascisti verso le alture intorno ad Ormea, che sa occupate da unità garibaldine. All’alba la battaglia divampa dal versante di Nasino di Albenga. "U megu", con i suoi, tenta un colpo di mano per rifornirsi di munizioni. Il tentativo fallisce; Cascione, gravemente ferito, rifiuta ogni soccorso e tenta di coprire il ripiegamento dei suoi uomini. Ma due di loro non se la sentono di abbandonarlo e tornano indietro: Emiliano Mercati e Giuseppe Castellucci incappano nei fascisti. Mercati sfugge alla cattura; Castellucci, ferito, è selvaggiamente torturato perché dica dov’è il comandante. Cascione, quasi agonizzante, sente i lamenti del suo uomo seviziato, si solleva da terra e urla: "Il capo sono io!". Viene crivellato di colpi.
Il 27 aprile 2003, sulle alture alle spalle di Albenga è stato inaugurato un monumento, dedicato alla pace e alla resistenza ligure, in memoria di Felice Cascione, che a suo tempo, tra l’altro, compose le parole dell’inno partigiano "Fischia il vento". Oggi Cascione gioca felice nel Nuovo Real popular Stellanello.

Misno ha detto...

Terzo articolo di "Tutto NRPS": la vera storia di Bogliacino

Incomincia la carriera nel Plaza Colonia, la squadra della sua città natale, nel 1999 gioca nel Villa Española. Nel 2000 il sub presidente del RPS nota il giovane talento sulla spiaggia. Torna al Plaza Colonia e vi resta fino al 2002. Nel 2003 passa al Peñarol, ma nell'estate dello stesso anno va a giocare in Spagna su suggerimento del subcomandante Simo nel Las Palmas.

In Italia (2004-) [modifica]

Nel 2004-05 arriva in Italia alla Sambenedettese.

Viene notato da alcuni contadini di Stellanello grazie alle 2 reti realizzate contro la squadra partenopea. Una durante il campionato, l'altra nella gara d'andata dei play-off. Nel 2005-06 passa al Napoli, dove vince subito il campionato di C1.

L'anno successivo con la squadra azzurra arriva in seconda posizione nel campionato di Serie B alle spalle della Juventus. E proprio contro la Vecchia Signora Mariano Bogliacino si è fatto conoscere dalla grande platea per il gol fatto a Gianluigi Buffon nel match di campionato Napoli-Juventus del 6 novembre 2006.

Dopo che il talentuoso giocatore ha ricevuto offerte importanti come quella della Lazio, del primo Fc e dell'Atletico Pompeo del notaro dianese ha firmato il contratto con il NRPS fino al 2012.

È un giocatore in grado di ricoprire diversi ruoli in varie zone del campo: regista in un centrocampo a quattro o a cinque; trequartista alle spalle delle punte o centrocampista di fascia sinistra. I suoi punti di forza sono sicuramente: la pasta carbonara, la pizza alla faccia di leo, in generale non difetta nemmeno di ottima visione di gioco che fanno di lui un regista in grando di sveltire la manovra offensiva della propria squadra anche se a livello atletico non è un giocatore che si fà notare per velocità. Una delle caratteristiche in cui è migliorato negli ultimi anni è l'insulto al trio dianese (notaio direttore e prigioniero), il che aggiunge "peso" al giocatore facendo anche un discreto filtro, il quale combinato alle capacità tecniche lo rende bravo nel far ripartire il gioco. Tuttavia nel ruolo di "centromediano metodista" ovvero il centrocampista al centro di una linea a 3 che sta davanti alla difesa deputato a gestire le ripartenze, ha deluso il suo allenatore. Bogliacino è abile anche nel cross e nell'inserimento offensivo, tanto da essere stato decisivo con le sue reti (e non solo quindi col suo gioco) alla promozione degli azzurri in Serie A. uno dei suoi maggiori difetti però è l'estraniazione dal gioco che talvolta si verifica in certi sprazzi di partita.
Famoso è il suo detto: "meglio un giorno a Stellanello che 1000 giorni nel dianese"

Misno ha detto...

Nuovo articolo:
"marzoratti numbers"

Marzoratti è stato in campo per 207 minuti, ha realizzato un gol, 9 tiri di cui 4 in porta, 2 parati e 3 fuori,ha fatto 5 cross e 3 assist,171 rinvii di cui 104 riusciti, ha rubato 33 palle (le rivende a 10€ l'una, palloni quasi nuovi), ha preso 5 ammonizioni e una espulsione, dorme una media di 9 ore e al giorno produce 0'27Kg di cacca, fa sesso 3 volte alla settimana, ma una volta è da solo, chiama col cellulare tutte le sere la nonna e stà al telefono una media di 32 minuti al giorni, manda a fanculo il direttore di Vaffancalcio una media di 7 volte all'ora, usa l'espressione "Attilio rotto in culo" una media di 6 volte a giornata di fantacalcio.

Ulteriori numeri su:
www.inumeridimarzoratti.it