mercoledì 30 aprile 2008

Il Venero

Era nell’aria. Dopo il ritrovamento del Giocondo il vaso di Pandora è stato aperto. E’ di oggi infatti la notizia di un nuovo ritrovamento ad opera dei liberi cittadini del Principato di Albenga: è un altro capolavoro di Leonardo MaComeVinci chiamato “La Nascita del Venero Adtilius”. Questa stupenda opera è un tempera su tela risalente allo stesso periodo del “Giocondo”, periodo florido per l’artista ingauno, ispirato dal soave ed intelligente viso di Adtilius De’Marcatelli. Statuario come un marmo greco, con il viso di un Gesù Cristo Astigmatico, il Venero è simbolo della bellezza ideale. Nasce dal mare, portato da una grande conchiglia che viene sospinta a riva dal soffio intrecciato di Zefiro e Clori, mentre Ora, personificazione della primavera, si avvicina per avvolgerlo in uno splendido mantello fiorito. L'attenzione dello spettatore si polarizza, però, sulla verve e sullo sguardo cerebrale di Adtilius.
Anche nel “Venero” ritroviamo il tema del seno, tanto caro al MaComeVinci e tanto discusso nei secoli successivi fino ad oggi. Adtilius si presenta in questa versione con un seno meno prorompente ma pur sempre ben definito, appena celato dietro la docile mano destra. Gli studiosi pensano che quella mano pudica vanamente protesa sia il simbolo del disaccordo che nacque tra l’artista e il modello per il mancato pagamento delle prime commissioni, così come intuiscono che la mano sinistra vada a coprire la zona sessuale che svelerebbe la natura bisex del Venero. Per contro, Adtilius impose a Leonardo la capigliatura da rendere immortale: doveva essere fluida e biondastra, un vezzo che il De’Marcatelli amava in quel periodo. Ma queste, al momento, sono solo illazioni. A noi non resta che godere di quest’altra opera, nascosta e mai vista da 500 anni. I due capolavori fino ad ora ritrovati dagli amici del Principe di Albenga potranno essere ammirati, oltre che su questo blog, anche in una speciale mostra a scopo benefico, il cui incasso sarà devoluto ai disastrati del Vaffancampionato: il Direttore Michele e il Duce Big Leo.
(clicca sull'immagine per ingrandire e apprezzare i dettagli dell'opera)

Il Giocondo: la ricostruzione degli studiosi

Dopo il ritrovamento del capolavoro del MaComeVinci è partita la ricerca storica per capire chi davvero fosse il Giocondo. Gli storici hanno appurato che il Giocondo dovrebbe essere Adtilius De'Marcatelli, un nobile vissuto nel 1500. Da famiglia benestante, il De'Marcatelli, ereditò una fortuna accumulata con il commercio illegale del tabacco, venduto carissimo nell'era del proibizionismo. Pare che intorno al 1499 Adtilius commissionò al MaComeVinci una serie di ritratti che raffigurassero al meglio il suo misterioso sorriso. L'artista di Albenga accettò di buon grado e si mise al lavoro: dopo 3 anni mostrò al committente la prima opera, perfetta nel realismo e nelle luci, e tenne segrete le altre. Fonti autorevoli confermano che il De'Marcatelli rimase soddisfatto dal capolavoro ma si rifiutò di pagare l'artista, avanzando scuse sulla lentezza del lavoro e sulle misure del seno, a suo vedere eccessivo. Il seno di Adtilius, che per esteso era davvero smisurato, fu il pomo della discordia per tutto il sedicesimo secolo e ancora oggi si dibatte sulla vera natura sessuale del De'Marcatelli. A quanto pare Leonardo MaComeVinci, non vedendo la moneta, si tenne i dipinti celandololi a tutti fino a quando, nel diciottesimo secolo, Michielus da Tiengos detto Ultimo, riuscì ad impossessarsene con l'inganno. E' solo di due giorni fa l'epilogo: i liberi abitanti di Albenga ritrovano "Il Giocondo" e lo mettono in mostra a tutto il mondo, rinverdendo la leggenda e regalando un capolavoro al già vasto mondo dell'arte. Rimane il mistero sugli altri dipinti del MaComeVinci raffiguranti Adtilius: non sono da escludere altri ritrovamenti, ora che la storia è venuta a galla.

lunedì 28 aprile 2008

88, L'Ancien Règime crolla: il Pornodivo è in buca, l'Altolocato è 4°, il Direttore e Big Leo ultimi. Primo FC e NRPS brindano

Come due pesantissime palle nere n.8 nella buca sbagliata.
Con uno strepitoso 88 a 69 Primo FC vince l'andata della semifinale di Coppa e stende il biliardario Pornodivo di Genova, confermando gli exit poll che parlavano di una larga e meritata vittoria. Ma l'impresa diventa ancora più gloriosa se si pensa che, contemporaneamente alla vittoria sul Pornodivo, il Principe di Albenga batte anche l'Altolocato Imperiale nell'ultima di campionato seppellendolo al 4° posto e assestando una mazzata al regime del DPA. Il sorpasso effettuato sugli amici del NRPS permette a Primo FC di chiudere solitario al secondo posto e di delineare la classifica finale che vede il Pornodivo vincente e il Direttore ultimo in compagnia del Duce di Albenga, Big Leo.
"La grande vittoria contro il Pornodivo e contro l'Altolocato", ha detto Luca I, "mi permette di chiudere in bellezza il campionato e di ipotecare l'accesso alla finale di Coppa, che mi auguro di giocare contro il SubPresidente Simon, in una sfida degli onesti. E' splendido notare che c'è un ex equo all'ultimo umiliante posto: due dittatori come il Direttore e Big Leo che sprofondano in fondo al pentolone sono una gioia enorme per il Mondo Libero".
Nel frattempo l'impavido NRPS vince l'altra semifinale di coppa contro Zu, sebbene, per via del risultato aperto (76 a 71), debba ancora lottare una domenica per raggiungere la finale. Il Popolo di Stellanello deve però subire in campionato una brutta sconfitta contro la Stella Rosso del Direttore, sconfitta che costa il secondo posto alla compagine di Simon. Ma i nostri amici si consolino perchè c'è del buono in questo risultato: la vittoria del Direttore ci permette di non avere un solo despota all'ultimo posto, bensì due. Un grande finale con fuochi d'artificio e festa fino al mattino, con i calici alti e tintinnanti alla faccia dell'Ancien Règime che si sta sgretolando sotto i colpi degli alleati per la libertà.
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Nella foto il Pornodivo a Genova, con dei capelli assurdi, mentre apprende della sonora sconfitta in coppa contro il Principe di Albenga


Risultato sondaggio: omertà e vergogna

C'era da aspettarselo: la figura leggendaria e pregna di onore del "Rosso" è stata oltraggiata dall'affluenza al voto di questo sondaggio. Solo 4 votanti, invece dei soliti 9-10. Molti non conoscendo l'eroico Riccardo hanno preferito non votare per evitare figure bassissime, altri, quelli della falange corrotta e congiuratrice, hanno scelto la finta indifferenza, sabotando il voto. I 4 votanti, sprezzanti del pericolo, hanno visto giusto: 2 riconoscendo nel Nostro l'eroe del Mondo Libero, immolatosi nel tentativo di far cadere il "Nero", 2 puntando il dito verso l'Altolocato di Imperia, dimostrando di conoscere la storia e di conoscere il nome del traditore che ha portato alla scomparsa, ci auguriamo temporanea, del prode "Rosso". Chi ha voluto ignorare la memoria e la speranza per l'eroe Riccardo sappia che il ricordo del "Rosso" è, e sempre sarà, vivo nei cuori di chi lotta per la libertà.

Questo il verdetto:
Chi è "il Rosso"?
Vladimir Ilic Uianov 'Lenin' 0 (0%)
Mick Hucknall, il cantante dei Simply Red 0 (0%)
Un prode ed eroico esponente del Mondo Libero, amico fedele di Primo FC e NRPS 2 (50%)
Chiedetelo all'Altolocato di Imperia, magari la sua coscienza ne sa qualcosa 2 (50%)

domenica 27 aprile 2008

Exit Poll: un massacro

Al Pornodivo Attilio, è cosa nota, piacciono molto le pere. Generalmente ama fregiarsi di innumerevoli, quanto smisurate, tettazze di tutti i colori e tutte le lingue. Quello che non s'aspettava, forse, era trovarsi dopo l'andata di coppa con 6 (sei) pere nella schiena: tre volte Inzaghi, Vieri, Seedorf, Mutu. Il risultato, ovviamente, non è ancora noto ma gli exit poll parlano di un massacro impietoso. Aspettiamo il lunedì per festeggiare questo largo successo del Mondo Libero che potrebbe voler dire finale per il Principe di Albenga, però di certo iniziano a vedersi i primi segnali postliberazione: senza il regime del DPA alle spalle i mostri crollano sotto i colpi amici. La loro grande ombra era tale solo perchè erano appostati vicino alla luce.

venerdì 25 aprile 2008

xxv aprile: liberazione ovunque

Poche parole e anche banali: è il xxv aprile e c'è voglia di liberazione ovunque. Anche il nostro fantacampionato può festeggiare oggi: l'oligarchia del DPA è stata quasi debellata grazie all'ultimo posto del Direttore e l'eliminazione dalla Coppa dello stesso e dell'Altolocato. Siamo tutti più liberi, oggi. Siamo tutti più felici sapendo che i due sono fuori dai giochi. Adesso per gli onesti liberatori non resta che resistere al ritorno dei due: prepariamo già con cura e orgoglio la prossima stagione, restiamo vigili. Viva la Nuova Frontiera, viva la liberazione!

giovedì 24 aprile 2008

Il Giocondo

Straordinario ritrovamento da parte di alcuni liberi cittadini del popolo di Primo FC. Si tratta di un'opera dell'artista Leonardo MaComeVinci, storico antenato rinascimentale di Luca I, Principe di Albenga: un bellissimo dipinto del 1502 ritraente "Adtilius gaudium vincitus ladratum" detto "Il Giocondo". Lo splendido dipinto a olio su legno di pioppo fu trafugato dalla cantina del focoso artista ingauno dalla massoneria dianese guidata dal malefico Michielus da Tiengos detto Ultimo, amico di Marcus detto il Sagrato. Da oggi l'opera può essere ammirata da tutti: il sorriso enigmatico e discreto di Adtilius è già oggetto di seri dibattimenti e studi. I grandi esponenti del Mondo Libero hanno donato al mondo un altro capolavoro inestimabile.
(clicca sull'immagine per ingrandirla)

lunedì 21 aprile 2008

L'Urlo di Michele: la disperazione del Direttore, ultimo in campionato e fuori dalla coppa

Questa è la storia di un uomo. Un uomo che le ha provate tutte pur di liberarsi della tristezza che solo un ultimo posto sa regalare. Nel corso di questa stagione il Direttore Michele ha tessuto trame, stretto amicizie a fine delinquenziale, ha lavorato disonestamente contro i veri eroi del Vaffancampionato. Ma spesso la giustizia compie giri ambigui, prolissi, a volte esasperanti.. lunghi percorsi travagliati che si lasciano alle spalle feriti e illusioni, colpevoli e vittime, valorosi e ignobili. Il percorso di questo campionato è costellato da miserevoli tentativi di sabotaggio verso la libertà. Il Direttore ha acquistato la infima fiducia del Pornodivo e dell'Altolocato dimenticando che la sua squadra era veramente vergognosa nella sua scarsezza e le sue capacità manageriali praticamente nulle. Con la sconfitta di ieri il despota di Diano Marina si è assicurato la matematica condanna dell'ultimo posto: anche dovesse vincere la prossima (siamo nel campo dell'irrazionale) il posto della vergogna resterebbe comunque di sua proprietà. C'è un dato inoppugnabile che disegna alla perfezione la situazione direttoriale: 20 sconfitte in 37 gare ufficiali e solo 8 vittorie, un dato esaltante. Perdendo con Zu s'è guadagnato anche l'ultimo posto, con conseguente eliminazione, del girone di coppa, con 0 punti in tre gare. L'insegnamento per i bambini che si avvicinano al fantacalcio è chiaro: la disonestà e la delinquenza non sempre pagano. State dalla parte dei giusti, ragazzi, dalla parte di Simon e del Principe d'Albenga: magari non sempre s'arriva primi ma si arriva secondi e terzi e si va avanti in coppa. La vera vittoria, per le anime libere e pulite, è potersi vantare di aver sempre giocato con le sole armi dell'onestà. Merce rara in questo corrotto mondo sociale.

domenica 20 aprile 2008

Big Leo: rapito, in cantina o a Berlino?

Big Leo, il Duce del Santo Marco, dev'essere stato rapito oppure dev'essere chiuso in cantina. O forse è capomastro a Berlino. Di certo è da escludere la pista sudamericana. Questo è quello che pensano i votanti del sondaggio per dare un senso alla sua scomparsa.
Il Balilla Ingauno fece perdere le tracce di sè verso la metà di ottobre quando, con una mossa impopolare ma certamente idealista, decise di acquistare l'intera rosa del Genoa, vendendo, tra gli altri, Totti e Kakà in cambio di Sculli e Raggio Garibaldi.

Il personaggio controverso del ristoratore rossoblù è da molto tempo oggetto di studi e biografie: come per tutti i grandi personaggi politici, i pareri sono discordi. Se la falange destrorsa lo considera un mito ineguagliabile, una sorta di divinità da alzare ad esempio, per contro i leaders del Mondo Libero, pur rispettandolo, lo elevano al rango dei più crudeli totalitaristi.
"La figura forte di Big Leo", ha detto il Principe di Albenga, "merita sicuramente molta attenzione, non va assolutamente sottovalutata. Siamo molto inquietati da questo vuoto di notizie, crediamo che stia preparando qualcosa di grosso, per questo dobbiamo restare vigili e in accordo con il SubPresidente Simon stiamo anche valutando un'altra azione incursiva per rovesciare il governo del ristoratore e liberare gli abitanti di Albenga".
Già nel 2007 con "Operazione Nero" i liberi popoli guidati dal Principe e da Simon erano arrivati ad un passo dal successo: tramite un infiltrato che identificheremo come "il Rosso" era stato quasi portato a termine il colpo di stato che avrebbe costretto all'esilio Big Leo. Nel dettaglio "il Rosso" straordinariamente somigliante in tutto al Balilla Ingauno, avrebbe dovuto prenderne segretamente il posto e guidare Albenga verso la libertà, ma il piano fallì per il tradimento di quello che era considerato alleato e che invece oggi è tra le viscide fila antagoniste: l'Altolocato Imperiale. Fu proprio il mercenario capo dell'Atletico Pompeo a svelare a Leo il piano, mettendolo in guardia. Da quel giorno non si hanno più notizie del prode "Rosso", probabile martire, caduto per il nobile ideale della libertà e del libero pensiero.
Chi dovesse avere notizie o immagini del "Rosso" può darcene nota in questo blog o in quello del NRPS: noi non lo dimentichiamo, aiutateci a ricordarlo con onore.

Questo, comunque, il quadro completo del sondaggio che chiedeva il perchè della scomparsa dalla scena di Leo:
E' in Nicaragua come rifugiato politico 0%
E' stato rapito da un commando doriano che lo ha obbligato a travestirsi da Marx 37%
E' chiuso in cantina per sperimentare un rudimentale olio di ricino 37%
E' a Berlino con cazzuola e mattoni per erigere un nuovo muro 25%

giovedì 17 aprile 2008

Erano anche a Dallas?

Sono le 12.20 del 22 novembre 1963, la Lincoln del Presidente USA John F. Kennedy si snoda tra le vie di Dallas. Più si avvicina al centro della città più la folla aumenta, i saluti sono più vivaci e i volti più amichevoli: in quel momento tutto stava andando meglio del previsto. Poi l’auto svolta e imbocca la Main Street, dove non c’è quasi più gente, per raggiungere la più affollata Houston Street. Giunti sulla Dealey Plaza, la Lincoln presidenziale gira prima a destra e poi a sinistra. Mentre passa sotto un edificio color mattone di sei piani, è costretta a rallentare per la curva ad angolo, la velocità è di 18 chilometri orari. Il corteo scende lentamente per l’Elm Street della Dealey Plaza, la gente ai bordi della strada applaude e sorride, il presidente e sua moglie salutano affettuosamente la folla mentre la scorta presidenziale è vigile ma sostanzialmente tranquilla. Ma qualcun altro in quel preciso istante è teso, stanno aspettando quel momento da giorni, sono pronti, le dita ferme sul grilletto, attendono solo il segnale. Alle 12.29 JFK saluta una bambina alla sua sinistra e poi si volta verso destra dove parecchie signore si sbracciano verso di lui.
Sono le 12,30, Kennedy sta ancora sorridendo mentre il primo sparo echeggia sulla Dealey Plaza, partito da un edificio alle spalle (il Texas School Book Depository), va a vuoto e finisce sulla strada, Kennedy si volta, ha sentito un sibilo strano, poi riprende a sorridere e a salutare, mentre con la mano ravvia il ciuffo spostato dal vento. Passano poche frazioni di secondi e, mentre tutti continuano ad agitare felicemente le mani, il Presidente si porta le mani alla gola, la moglie Jaqueline si piega su di lui, nota il volto sofferente ma non ha tempo per capire: un altro proiettile colpisce Kennedy alla parte alta della testa: è il colpo che spegne la giovane e forte vita del 35° presidente degli Stati Uniti. La Lincoln accellera rapidamente ma ormai è tardi: i tiratori stanno già riponendo i fucili e possono festeggiare: l’Uomo della nuova frontiera, quello che stava combattendo la mafia, il primo che si stava davvero impegnando concretamente per aiutare i paesi più poveri e per uscire dal Vietnam, se ne sta andando per sempre.
Verrà appurato, con la quasi certezza, che JFK fu ucciso da più di una pallottola e verrà provato, sebbene tra mille ostacoli, che non spararono solo alle spalle ma anche dal davanti. Ci fu dunque un complotto tra due o più persone. Fin qui nulla di nuovo.. però guardate bene nell’angolo in alto a destra dell’immagine qua sopra: ci sono tre persone che, a differenza degli altri, non guardano sorridenti il presidente democratico ma guardano, con seria attenzione e palpitazione: due verso il Texas Building School Depository, come in attesa di qualcosa che già conoscono, e uno, quello in mezzo con i capelli mesciati e cotonati, con freddezza verso Kennedy, come per constatare che tutto vada come preventivato. Chi sono questi tre sospetti? Certo, la foto è vecchia e un po’ sfuocata ma sono certo che chi è avvezzo a combattere le ingiustizie non ci metterà più di un secondo a riconoscerli: sembrano proprio i componenti della Triade Direttore Pornodivo Altolocato. Superate i conati di vomito e continuate, se potete. Erano dunque anche a Dallas? Hanno partecipato all’omicidio del Presidente? Di certo l’immagine lascia spazio a pochi dubbi: quei tre visi sono tristemente noti a tutti gli onesti componenti del Vaffancampionato.
Ma come è possibile che i tre moschettieri dell’ingiustizia fossero 45 anni fa a Dallas, 11 anni prima della loro teorica nascita? La risposta sta forse nella criogenetica? O forse nella clonazione? Si tratta di un’incredibile casualità e quelli sono solo volti di tre persone drammaticamente simili nell’aspetto ai tre furfanti attuali? Non lo sapremo mai: questo è un mistero destinato a restare tale forse per sempre, ma chi ha occhi e coscienza guardi e riguardi questa storica immagine e tragga le proprie conclusioni. La giustizia spesso ha un percorso lento e la libertà arriva conseguentemente in ritardo ma prima o poi, ad asciugare il pianto e la pioggia, a ridonare il sorriso ai giusti, a ridare vita ai sogni spenti con violenza, arriva. E arriverà.
(clicca l'immagine per allargarla)

martedì 15 aprile 2008

La nuova Casta: esegesi di un regime assoluto

E' un giorno di pioggia, il 14 aprile 2008. Non potrebbe essere altrimenti: piange anche l'impotente cielo di fronte ad un'inquietante e avvilente comunione di eventi. La vittoria dello psicomafionano alle Politiche e la vittoria del Pornodivo nella Lega Vaffancalcio giungono preoccupantemente nello stesso giorno. E' un segnale forte, chiaro, insolente e irriguardoso verso tutti coloro che hanno a cuore giustizia e libertà.

La nuova Casta nasce, con tutte le probabilità, nell'autunno del 2007, quando, con una serie interminabile di vittorie, Primo FC del Principe di Albenga, svetta solitario in testa, con il Pornodivo staccato al secondo posto e tenacemente tallonato dal Fiero NRPS di Simon. E' quì che avviene la svolta: Attilio, preoccupato, si rivolge al Direttore Michele (nella foto il Pornodivo ascolta adorante l'arringa del despota) che, corroso com'è dall'invidia e dalla smisurata acredine verso il Principe, regala il suo appoggio incondizionato, mirato ad un solo obiettivo: non permettere la vittoria nè a Primo FC nè al NRPS.
La scellerata casta cresce con il tempo e, come una valanga che corre a valle, assolda un altro grosso calibro: quell'Altolocato Imperiale (sono di quel periodo gli ammiccamenti spudorati dei due, con i bacini che schioccavano via mail nella rete Imperia-Genova) che prima sembrava vicino al pensiero libero del NRPS. L'Altolocato vende la sua anima alla nuova idea di casta per un chiarissimo, quanto miserevole, tornaconto: è al 4° posto e sogna di scavalcare i nemici per piazzarsi umilmente al secondo posto, genuflesso alla corte del Pornodivo. Non è provata, ma nemmeno da escludere, la presenza in questa operazione di Big Leo, il Duce del Santo Marco, misteriosamente scomparso nel nulla proprio dallo scorso autunno.
Nonostante le gloriose e coraggiose battaglie di Simon e del Principe, il Mondo Libero, abbandonato anche dai ponziopilatici Zu e Galà, riesce a resistere solo fino agli albori di aprile: troppa la potenza del nuovo regime, troppa l'arroganza con il quale viene ostentato, troppe le armi in mano ai congiurati. Tramite partite aggiustate, calciomercato truccato, telefonate segrete, formazioni stilate ad arte, infortuni mirati, gol annullati, giocatori venduti e chissà quante altre furberie, la Casta Direttopornodivaltolocata arriva all'obiettivo: il 14 aprile Attilio è campione e l'Altolocato è a soli tre punti dal secondo posto.
In questo contesto, la scelta della data è emblematica. La coincidenza con la vittoria del plurindagato autodepenalizzato coi tacchi rinforzati è assolutamente voluta e cercata. Non è regime se non si arriva in ogni angolo del paese.
Ma gli onesti e gli affamati di libertà non si affliggano: il Principe e il SubPresidente rovesceranno questo comando assolutista con l'amore per il calcio genuino, con la forza della giustizia e con l'orgoglio che nessuna casta mai ci potrà sottrarre.
Viva il NRPS, viva Primo FC, viva e sempre sia vigile contro l'oppressore e che il tiranno non dorma sugli allori perchè non conosce nè l'ora nè il luogo.

lunedì 14 aprile 2008

ATTILIO CAMPIONE 2007-2008: i complimenti del Principe di Albenga

Con la vittoria di ieri, grazie alle reti di Brienza, Loria al 92' e Acquafresca (t.r.c.?), Attilio batte l'onesto Primo FC (in rete con la doppietta di Inzaghi) ed è CAMPIONE con due giornate di anticipo.

"Nonostante le tante polemiche, la buona dose di rottinculagine di Attilio, qualche sospetto sulla regolarità di alcune gare, è mia premura congratularmi con il Pornodivo del BFF per la vittoria del campionato", queste le sportive parole del Principe che continua: "Attilio ha meritato di vincere, è stato più continuo e il distacco a due giornate dalla fine parla chiaro: accetto la sconfitta e mi concentro sulla Coppa, che sta andando bene, e do appuntamento all'anno prossimo quando, si spera, ci sarà più giustizia e meno cosche a delinquere"

Il NRPS di Simon, con la vittoria contro Zu, supera Primo FC e vola al secondo posto, anche se a 9 lunghezze dal capolista. Una buona notizia arriva dal Direttore Michele: con l'ennesima sconfitta rimane da solo all'ULTIMO posto, vista la vittoria di Big Leo, il Duce del Santo Marco FC. Vittoria anche per l'Atletico Pompeo dell'Altolocato (che vince la sfida dei corrotti contro Stella Rosso) che arriva a solo un punto dal Principe.
Da segnalare anche che Michele, oltre all'ultimo posto del campionato, è già fuori dalla Coppa, con 0 punti in due gare.
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Nella foto: Attilio guarda con curiosità la Coppa che ora potrà alzare al cielo

domenica 13 aprile 2008

Risultato sondaggio: Direttore scenda in campo, mi consenta

E' un plebiscito: 9 votanti su 10 vogliono che il Direttore, ideale concubino del suo idolo, il plurindagato per mafia S.B., scenda finalmente in politica. In parlamento potrebbe d'altronde dar sfogo alla sua assoluta mancanza di giustizia. Un solo consiglio: non ci vada vestito come nelle foto sotto, potrebbe riscuotere le attenzioni di molti senatori e deputati.

Nella foto: il Direttore sfodera il sorriso in stile Arcore

Gossip: chi sono questi due lussuriosi?

Come già dimostrato dall'amico Simon sul suo blog tuttoNRPS, abbiamo le prove di un clamoroso fatto scabroso, un pauroso scandalo a sfondo politico-sessuale. Quasi certamente questo watergate ligure farà impallidire miseramente la fellatio della Lewinsky e metterà sotto la giusta luce i protagonisti di questa sordida vicenda.
Chi sono, infatti, i due personaggi che escono da questo fatiscente portone, apparentemente dopo una nottata bollente?
Avete visto bene, uno è l'Altolocato Imperiale, in splendido coordinato a braghette corte, con l'occhio allegro e il sorriso ubriaco.. l'altro è un agghiacciante travestito, un polipo porpora e nero, in una sorta di Loredano Bertè ambiguo e viscido: se non avete ancora capito chi è, guardate la foto al fondo dell'articolo, mentre la bella posa appoggiata al suo palo preferito, intenta ad aumentare le entrate economiche che serviranno a boicottare il lavoro di una stagione del Principe. Guardate con attenzione. L'occhiale scuro non può nascondere le sue vergogne, così come l'assurda e disarmante parrucca non potrà mai far dimenticare questo orrore, decisamente da censurare ai più piccini. Ebbene si: è il Direttore. E' lui, l'autoritario dittattoriale despota tiranno totalitarista Direttore Michele.
Adesso la domanda: dareste fiducia a due personaggi di tal tenore? Dov'è finita la dignità di questi fantallenatori che amavano definirsi eleganti e di classe? E soprattutto: come cazzo gli è venuto in mente di lasciarsi i calzini sotto quelle splendide e delicate scarpe col tacco da 15?
Il buon gusto, si sa, nell'imperiese è morto da anni e questo ennesimo scandalo conferma la bontà delle battaglie del Principe e del Subcomandante.
L'appello è ora rivolto a tutti coloro che hanno intenzione di ribellarsi, a tutti quelli che hanno dovuto subire, negli anni, le più umilianti angherie da parte del Direttore e dei suoi amichetti seguaci: questo "uomo" non deve farvi più paura, guardatelo in faccia.
Non dovete temere l'oppressore, seguite l'onda di liberazione, non abbiate paura di sfidare a viso nudo il mostro e sentirvi fieri di non stringerne la mano.
Sentitevi liberi.
La strada è aperta e i muri ai lati stanno crollando: il nemico si sta sgretolando rovinosamente e di lui rimarranno solamente fondotinta, eyeliner e paillettes.

sabato 12 aprile 2008

La 33^ ora

Primo FC contro BFF, Il Principe di Albenga contro il Pornodivo di Genova, Luca contro Attilio, inseguitore contro capolista, Primo contro primo.
La 33^ giornata vede lo scontro al vertice, l'ultima speranza per la giustizia, l'ultima occasione del bene per battere il male.
8 punti dividono il Principe dal Pornodivo, 8 punti in 3 giornate vogliono dire solo una cosa: vincere sempre. Primo FC, dunque, ha solo un risultato per domani, la vittoria. E qui si materializzano dubbi e sospetti: per combinazione l'incontro decisivo del Vaffancalcio vede la Fiorentina del Principe impegnata nella gara più difficile dell'intero campionato: in casa della prima in classifica. Un altro, ennesimo, caso? O una macchinazione perfetta studiata a tavolino ad inizio campionato? Inutile ricordare che il calendario è stato stilato dal Direttore, imbeccato dall'ormai storico fratello di Attilio.
"Cercheremo di vincere, per regalare uno spicchio di giustizia", queste le parole del Principe di Albenga, "ma so già che il Sistema mi renderà la cosa molto difficile. Temo più una nuova congiura che le potenzialità dell'avversario. In ogni caso se anche dovessi perdere sarei sorpassato dal NRPS dell'amico Simon, e sarebbe comunque una vittoria".
La 33^ giornata prevede anche un interessante Atletico Pompeo-Stella Rosso, ovvero l'incontro tra i due terroristi. Chi la combinerà più grossa? Chi ruberà di più all'altro? Chi sarà il Re del male?
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Nella foto: il capitano di Primo FC, Adrian Mutu, chiama a raccolta compagni e tifosi: contro BFF bisogna vincere.

Dal satellite: Missili ad Imperia

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Cari amici, cari sostenitori del mondo libero,
poco fa ci sono state consegnate dall'intelligence ligure delle fotografie scattate dal satellite che immortalano Imperia, città ostaggio della nuova politica filodirettoriale dell'Altolocato. In queste immagini sono ben visibili, evidenziate nella zona sud-ovest dell'istantanea, delle installazioni missilistiche in un'area che fino a poco tempo fa risultava ancora vergine. Nemmeno Google Earth è ancora aggiornato (forse perchè manipolato dagli infiltrati direttoriali) e le nuove strutture del terrore non sono visibili al resto della nazione.
E' evidente che l'Altolocato Imperiale, con il finanziamento economico del Direttore, stava già preparando un'offensiva contro Stellanello e Albenga prima della dichiarazione di guerra del Principe ingauno. Si tratta di siti per gli SS-4 e per gli SS-5 skean, a più lungo raggio (fino a 60 chilometri). L'arsenale pianificato è di quaranta rampe di lancio, con un incremento del 70% della capacità offensiva imperiale durante il primo colpo.
Questa forte minaccia, preparata con segretezza e inganno contro le libere Popolazioni di Primo FC e NRPS, necessita di una ferma risposta: innanzitutto è stato disposto un blocco di autobus, treni e cavalli da e per Imperia. In secondo luogo è stato applicato un embargo limitato a u pilu: nessuna persona di sesso femminile potrà avvicinarsi ad Imperia. Siamo certi che la mancanza di pilu sarà un duro colpo per le truppe imperiali e direttoriali. Infine è stata messa a punto un'operazione, che chiameremo "il salto della quaglia", consistente nell'invio di una flotta di quaglie addestrate a sottrarre il portafoglio all'Altolocato e al Direttore. Questo porterà alla resa dei due terroristi: non v'è nulla di più caro a loro che lo squallido soldo cartaceo.
La porta della negoziazione e della resa per il nemico è sempre aperta ma con fermezza confermiamo che Primo FC e NRPS sono pronti alla lotta e mai cederanno all'oppressore.

venerdì 11 aprile 2008

Dichiarazione di guerra

Il termine che il Principe di Albenga, presidente del Primo FC, aveva ultimamente accordato all'Altolocato di Imperia, presidente dell'Atletico Pompeo, in vista dell'attuazione delle misure diventate necessarie contro il nemico Direttore, zar della Stella Rosso, è trascorso senza che pervenisse una risposta soddisfacente, se non un provocatorio silenzio.
La mancanza di tale risposta non fa che confermare il malvolere o l'impotenza di cui l'Altolocato Imperiale ha già fornito in numerose prove specialmente per ciò che concerne la tutela degli interessi delle Lega Vaffancalcio o dei diritti di libertà verso il tiranno Dianese.
Il Principe di Albenga si vede per conseguenza obbligato a provvedere direttamente alla salvaguardia di quei diritti ed interessi come della dignità e dell'onore della Lega Vaffancalcio con tutti i mezzi telematici di cui dispone e in concerto con il lavoro determinante del NRPS, fieramente governato dal SubPresidente Simon.
Gli avvenimenti che seguiranno non potrebbero essere considerati altrimenti che come la conseguenza necessaria, per quanto penosa, del comportamento adottato da lungo tempo dall'Altolocato di Imperia di fronte al Principe di Albenga. Essendo quindi interrotte le relazioni d'amicizia e di pace fra i due club, Primo FC si considera da questo momento in stato di guerra con Atletico Pompeo.
Il sottoscritto, presidente del Primo FC, ha per conseguenza l'onere di far conoscere a tutti che questo conflitto si va a sommare a quello, altrettanto giusto e inevitabile, contro la Stella Rossa del regime direttoriale.
La guerra sarà dura e i nemici preparati ma la vittoria sarà degli onesti, perchè il vento soffia verso Albenga e verso Stellanello. Vento di libertà.
Albenga, 11 aprile 2008

In Fede
Luca I.
Principe di Albenga

mercoledì 9 aprile 2008

Appello contro l'omertà: firmatevi!

Sempre più frequentemente ci giungono messaggi di solidarietà non firmati. E' comprensibile: il tiranno dianese è maestro nelle ritorsioni violente. Voglio, però, ricordare ai sostenitori del mondo libero che non siamo soli: abbiate il coraggio di dire la vostra contro il Direttore alla luce del sole, solo così si può sconfiggere.. tutti uniti lo rimanderemo nella caverna.

Lettera aperta all'Altolocato di Imperia


Albenga, 9 aprile 2008

Preg.mo Altolocato di Imperia
prendiamo atto, con profondo rammarico, del Vs silenzio alla nostra richiesta di appoggio contro il totalitarismo del despota di Diano Marina.
Dobbiamo dunque dedurre che non alberga in Voi la giustizia?
Dobbiamo dunque dedurre che nemmeno Voi avete a cuore la libertà e il senso civico?
Dobbiamo davvero confermare le voci che Vi vogliono invischiato nella cupola Diano Marina-Genova?
La libertà è un dono prezioso e il diritto alla parola ne è il principale vettore: anche per questo non vogliamo credere che un serio professionista vada a braccetto con un leader barbaro e sanguinario come il Direttore. Date voce alla Vs coscienza, non restate in silenzio all'ombra del Losco.
Finchè un solo uomo lavora per il male, il bene non avrà mai la meglio.
Non cadete nella trappola luccicante che il Direttore Vi ha teso.

Con stima a scadenza
Luca I
Principe di Albenga

martedì 8 aprile 2008

ECCO LE PROVE: le intercettazioni scottanti tra il Direttore e il Pornodivo

Sabato 5 aprile 2008, ore 09.21
Ecco alcuni estratti delle intercettazioni telefoniche che provano lo scandalo partite truccate.
Attilio e Michele iniziano e mettere in atto la cospirazione che li vedrà protagonisti nel week end.
(...)
M: "com'è a Genova?"
A: "tutto bene, sto iniziando una cosa sul biliardo, anzi metti su Telenord tutti i martedi dalle 23.30"
M: "che fai?"
A: "niente, stavo guardando le tettazze di una"
(...)
M: "allora Pit, facciamo così per quel discorso?"
A: "si, si, per me non c'è problema, anzi"
M: "certo, a me non importa vincere e nemmeno pareggiare.. voglio solo che non vinca Luca"
A: "tanto guarda, se io vinco rimango a +5 e anzi ho una mezza idea su come far perdere Luca"
M: "e come? con il solito trucco del traditore?"
A: "esatto.. questa volta Buffon.. gli parlo io"
M: "eheh bene.. allora siamo d'accordo? Io comincio a vendere Inzaghi che oggi gioca titolare contro il Cagliari e prendo uno scarso come Giuly"
A: "si bravo, quello non segna mai"
M: "bene.. certo ci sarebbe da sistemare anche Simone"
A: "No, vincendo io, lui resta a -9 a tre giornate dalla fine"
M: "perfetto, in culo a questi umili lottatori illusi"
A: "e Marco?"
M: "bah, non lo so, è un po' che non lo sento, ho paura che stia passando dall'altra sponda"
A: "cioè diventa finocchio?"
M: "no, ho paura che stia trattando con Luca"
(...)


Galà: lo vogliono ancora schiavo

Seppure non con la maggioranza assoluta (4 voti su 9), il pubblico ha deciso che Galà deve continuare a stirare e rammendare calzini, sotto gli ordini della moglie. Qualcuno gli ha consigliato di cambiare squadra (3), altri (2) sono inorriditi dalla sua e-mail, dedicata alla moglie (o forse nemmeno ne ha una tutta sua?). Sorprende che nessuno dei votanti lo abbia invogliato a ribellarsi alla consorte. Insomma: schiavo sei e schiavo devi rimanere, anche perchè, in un momento importante come questo, abbiamo disperato bisogno di certezze.

lunedì 7 aprile 2008

Cattivi pensieri: il Direttore Michele tra Stalin e il Pornodivo


Cos'è un complotto? Un intrigo segreto tra due o più parti atto a causare danno ad una terza, ignara, parte. Avevamo già illustrato gli squallidi scenari del passato recente: Attilio che vince spesso fortunosamente ma anche in maniere quantomeno sospette. Michele che con i consueti mezzucci, ormai marchio di fabbrica Stella Rosso, porta avanti il campionato dedito solamente a osteggiare disonestamente il Principe di Albenga, incurante della sciagurata classifica che lo vede desolatamente ultimo.
I nuovi fatti risalgono al sabato appena passato: il Direttore, come fece Stalin distruggendo Mosca per costruirne una folle atta a sfamare la propria megalomania, misteriosamente decide di vendere Inzaghi per sostituirlo col panchinaro Giuly. Risultato? Doppietta di Inzaghi e 5,5 del francese, proprio nel match che lo vedeva contrapposto al Pornodivo. E' lecito pensare che Michele si sia privato di un attaccante che totalizza 13,5 per far vincere l'amicone, il congiurato capolista? Certo che si. E chi ha segnato per il Pornodivo? Quel Pandev che era di Michele. Un caso? E Buffon che si fa segnare due gol da Amauri, che giocava contro, non può essere un corrotto gobbo? Altro caso? La storia insegna che tre indizi spesso fanno una prova. E la storia ci insegna anche che spesso il cattivo vince, ai danni dell'onesto. E' successo con l'omicidio dei fratelli Kennedy, è successo con quello di MLK e con quello di Gandhi. Chi vince dunque? Non certo il Direttore, cronicamente ultimo non solo in campionato ma da ieri anche nella nuova Coppa. A vincere, alla faccia della giustizia, è il Pornodivo che si trova a + 8 sul Principe di Albenga e a + 9 sul Subcomandante Simon, a 3 giornate dalla fine. Sperare in una rimonta è cosa assurda, non fosse altro per la disonestà palesata dall'Uomo di Genova.
E l'Altolocato di Imperia? In questa giornata se ne sta saggiamente in disparte: non c'è bisogno di lui in questa congiura. Si limita a pareggiare con Zu in campionato e con il Principe in Coppa.
Noi del mondo libero, e mi riferisco a Simon e, parzialmente, a Zu, che spero ancora possa scegliere di schierarsi dalla parte giusta, andremo avanti per la nostra strada.. strada che non prevede fermate losche, trucchi, accordi segreti o furti. Per questo ci preme complimentarci con il NRPS per la vittoria di ieri che lo porta a solo un punto dal Primo FC: che vinca il migliore perchè questo secondo posto è il primo degli onesti.

venerdì 4 aprile 2008

40 anni dalla morte di Martin Luther King: le connessioni con la politica del Direttore Michele


4 Aprile 1968: uno sparo echeggia sul cielo basso di Memphis. In un terrazzo di un Motel ad un solo piano, il leader nero Martin Luther King crolla colpito, più che da un uomo, da un ideale distorto.
Sono passati 40 anni e tanta acqua è passata sotto i ponti, lavando le terre d'afflizione e dell'ignoranza. MLK continua ad essere un esempio pacifista di giustizia.
Eppure nel 2008 c'è ancora qualcuno che ama dividere e lavorare sul colore della pelle. Quel qualcuno è il Direttore Michele. La Stella Rosso, si noti bene, non ha nessun esponente di colore e quei pochi che non sono proprio europei sono stati emarginati dal gruppo. Dida, ad esempio, con il Direttore alla guida è stato messo da parte a favore dell'albino Kalac (tutti ricorderanno il tentato omicidio ai danni del portiere brasiliano mentre era seduto pacificamente in panchina). Ronaldo è vittima di una congiura pianificata e realizzata dalle bande organizzate dal Direttore: è opinione comune che il grasso fenomeno verdeoro sia stato messo fuori causa da un attentato violento, messo a segno da alcuni tiratori scelti della scuderia del Direttore. E così, mascherato da fantallenatore, nel nuovo millennio abbiamo ancora chi, con rude violenza e con mezzucci che deprimono l'uomo, pratica discriminazione razziale.
Tutti gli altri componenti della Lega Vaffancalcio hanno tra le loro fila un forte esponente di colore, fiero portatore della bandiera dell'uguaglianza. Se Primo FC schiera il prode Seedorf, il NRPS mette in campo il capitano Zapata e se perfino il destrorso Big Leo può vantare la presenza di Konko, anche il pornodivo presenta il panterone Zalayeta. Galà, poi, con Maicon, Suazo e Vieira dimostra di essere schiavo solo della propria moglie e non di stupidi pregiudizi. Lo stesso dicasi per Zu: non solo Cordoba ma anche l'italiano Liverani, efficace simbolo dell'unione fra i popoli.
E così, dati alla mano, chi rimane? Nessuna sorpresa: il Direttore e l'Altolocato di Imperia. I due potenti non hanno nessun nero nella rosa ma in loro abbondano gli estremi ariani: Kalac, Jankulovski, Legrottaglie, Rozenhal, Nedved, Diana, Ambrosini, Inler, Pirlo, Ujfalusi, Kaladze, Vucinic.
Noi del mondo libero ci auguriamo che il sogno di Martin Luther King possa un giorno davvero realizzarsi e che tutti, nessuno escluso, possano mettere da parte le ideologie ottuse e rinascere in una nuova dignitosa condizione. Il fantacalcio è specchio della società: qualcuno troverà ancora il coraggio di guardarsi in questo specchio senza abbassare lo sguardo dalla vergogna?

"Sleep, Sleep tonight.. and may your dreams be realized.."