mercoledì 30 aprile 2008

Il Giocondo: la ricostruzione degli studiosi

Dopo il ritrovamento del capolavoro del MaComeVinci è partita la ricerca storica per capire chi davvero fosse il Giocondo. Gli storici hanno appurato che il Giocondo dovrebbe essere Adtilius De'Marcatelli, un nobile vissuto nel 1500. Da famiglia benestante, il De'Marcatelli, ereditò una fortuna accumulata con il commercio illegale del tabacco, venduto carissimo nell'era del proibizionismo. Pare che intorno al 1499 Adtilius commissionò al MaComeVinci una serie di ritratti che raffigurassero al meglio il suo misterioso sorriso. L'artista di Albenga accettò di buon grado e si mise al lavoro: dopo 3 anni mostrò al committente la prima opera, perfetta nel realismo e nelle luci, e tenne segrete le altre. Fonti autorevoli confermano che il De'Marcatelli rimase soddisfatto dal capolavoro ma si rifiutò di pagare l'artista, avanzando scuse sulla lentezza del lavoro e sulle misure del seno, a suo vedere eccessivo. Il seno di Adtilius, che per esteso era davvero smisurato, fu il pomo della discordia per tutto il sedicesimo secolo e ancora oggi si dibatte sulla vera natura sessuale del De'Marcatelli. A quanto pare Leonardo MaComeVinci, non vedendo la moneta, si tenne i dipinti celandololi a tutti fino a quando, nel diciottesimo secolo, Michielus da Tiengos detto Ultimo, riuscì ad impossessarsene con l'inganno. E' solo di due giorni fa l'epilogo: i liberi abitanti di Albenga ritrovano "Il Giocondo" e lo mettono in mostra a tutto il mondo, rinverdendo la leggenda e regalando un capolavoro al già vasto mondo dell'arte. Rimane il mistero sugli altri dipinti del MaComeVinci raffiguranti Adtilius: non sono da escludere altri ritrovamenti, ora che la storia è venuta a galla.

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