venerdì 4 aprile 2008

40 anni dalla morte di Martin Luther King: le connessioni con la politica del Direttore Michele


4 Aprile 1968: uno sparo echeggia sul cielo basso di Memphis. In un terrazzo di un Motel ad un solo piano, il leader nero Martin Luther King crolla colpito, più che da un uomo, da un ideale distorto.
Sono passati 40 anni e tanta acqua è passata sotto i ponti, lavando le terre d'afflizione e dell'ignoranza. MLK continua ad essere un esempio pacifista di giustizia.
Eppure nel 2008 c'è ancora qualcuno che ama dividere e lavorare sul colore della pelle. Quel qualcuno è il Direttore Michele. La Stella Rosso, si noti bene, non ha nessun esponente di colore e quei pochi che non sono proprio europei sono stati emarginati dal gruppo. Dida, ad esempio, con il Direttore alla guida è stato messo da parte a favore dell'albino Kalac (tutti ricorderanno il tentato omicidio ai danni del portiere brasiliano mentre era seduto pacificamente in panchina). Ronaldo è vittima di una congiura pianificata e realizzata dalle bande organizzate dal Direttore: è opinione comune che il grasso fenomeno verdeoro sia stato messo fuori causa da un attentato violento, messo a segno da alcuni tiratori scelti della scuderia del Direttore. E così, mascherato da fantallenatore, nel nuovo millennio abbiamo ancora chi, con rude violenza e con mezzucci che deprimono l'uomo, pratica discriminazione razziale.
Tutti gli altri componenti della Lega Vaffancalcio hanno tra le loro fila un forte esponente di colore, fiero portatore della bandiera dell'uguaglianza. Se Primo FC schiera il prode Seedorf, il NRPS mette in campo il capitano Zapata e se perfino il destrorso Big Leo può vantare la presenza di Konko, anche il pornodivo presenta il panterone Zalayeta. Galà, poi, con Maicon, Suazo e Vieira dimostra di essere schiavo solo della propria moglie e non di stupidi pregiudizi. Lo stesso dicasi per Zu: non solo Cordoba ma anche l'italiano Liverani, efficace simbolo dell'unione fra i popoli.
E così, dati alla mano, chi rimane? Nessuna sorpresa: il Direttore e l'Altolocato di Imperia. I due potenti non hanno nessun nero nella rosa ma in loro abbondano gli estremi ariani: Kalac, Jankulovski, Legrottaglie, Rozenhal, Nedved, Diana, Ambrosini, Inler, Pirlo, Ujfalusi, Kaladze, Vucinic.
Noi del mondo libero ci auguriamo che il sogno di Martin Luther King possa un giorno davvero realizzarsi e che tutti, nessuno escluso, possano mettere da parte le ideologie ottuse e rinascere in una nuova dignitosa condizione. Il fantacalcio è specchio della società: qualcuno troverà ancora il coraggio di guardarsi in questo specchio senza abbassare lo sguardo dalla vergogna?

"Sleep, Sleep tonight.. and may your dreams be realized.."

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