lunedì 21 luglio 2008

Mondo Libero - DPA 12-4: l'epico incontro

Ritmo infernale, pressing asfissiante, velocità sulle fasce e precisione sotto porta: queste le caratteristiche dell’epico confronto calcistico tra il Mondo Libero e il DPA, giocatosi ieri sera al Santiago Merulau Stadium di Stellanello. E’ finita 12-4 per i buoni (e belli) capitanati dal SubPresidente Simon e dal Principe di Albenga. Il DPA si presentava in divisa rigorosamente nera con la seguente formazione: il Direttore Michele, l’Altolocato Marco, il Pornodivo Attilio, il Grafico del Male Marcolino, l’Ospite Dubbioso Mauro. Per il Mondo Libero, in bianco candido, oltre ai due leaders e sex symbols, c’erano Daniel, poderoso fratello di Simon, il Capitano Andrea, ospite gradito, e il portiere saracinesca Zu. Le assenze di Big Leo e Galà sono giustificate: il primo è ancora latitante a Ponza, il secondo è perennemente schiavo della moglie.
E’ stata una bella gara: ben giocata, come detto, nonostante le numerose avversità. Dopo gli inni nazionali sono infatti cominciate le difficoltà: prima ancora del fischio di inizio uno sconosciuto commando ha sabotato l’automobile del Principe Luca, rendendola inutilizzabile fino all’arrivo della Principessa Tiziana, poi una serie di scellerati fuoricampo ha permesso che dopo 20 minuti il tempo effettivo giocato fosse di soli 37 secondi. Di comune accordo le due formazioni hanno deciso di spostare le porte, adattandole alla mira dei piedi dei calciatori. Appena ripartiti un clamoroso black out, di origine probabilmente dolosa, ha interrotto il match per 30 minuti, facendo sprofondare nel buio le belle giocate, i doppi passi, le palombelle e i colpi di tacco. Qualcuno afferma che in questo lasso di tempo, favorito dalle tenebre, l’Altolocato Imperiale abbia consumato albicocche e pesche senza il permesso del proprietario, ma su questo fatto non ci sono riscontri ufficiali. Di certo il suddetto leader dell’Atletico Pompeo, abituato alle manovre nell’oscurità, ha più volte attentato alla salute delle caviglie del Principe, colpendolo con vile costanza.
Alle 22.45, la partita, che doveva iniziare alle 21.30, può finalmente cominciare. Dapprima regna un sostanziale equilibrio ma ben presto il Mondo Libero ribalta la rete del Direttore (che esulta alla Ronaldinho) con la tripletta di Daniel, ben servito dal Principe. Il DPA precipita verso la metà della gara quando il risultato si allarga fino all’8-2 grazie alle segnature di Simon, del Principe e ancora di Daniel. Stoica, in questa fase di gioco, la Resistenza di Zu (finalmente schieratosi con i buoni) fatta di miracolose parate e grandi riflessi. Da segnalare le numerose occasioni capitate sui piedi dell’Altolocato che, al grido di “sto aggiustando la mira”, prima liscia, poi svirgola, successivamente sbuccia ed infine colpisce il pallone spedendolo in Regione San Lorenzo, fra lo sconforto del Direttore (memorabili le urla dalla difesa “fatene uno, Dio mio!”). Verso mezzanotte Simon corre a cambiarsi le scarpe (e qualcuno allude a Cenerentola) e la gara volge al termine: il pressing del Principe sul Direttore verrà ricordato per sempre come il più lento della storia del calcio, così come i tiri di interno di Attilio che colpisce accarezzandosi la coscia destra e i capelli ostinatamente incolti. Da segnalare anche le sgroppate di Mauro, memore della gioventù che fu, la regia di Andrea, il predicare nel deserto del Grafico Marco e il colpo di tacco fortuito del Direttore che esce, fra il personale boato, palla al piede dalla propria area. Il finale è un impietoso 12-4, le foto finali sanciscono una ritrovata armonia del gruppo, pronto a ripartire con la prossima stagione: c’è un progetto a 10 partecipanti che comprende il “forse” ritorno di Mauro e quello di Marcolino, ancora scettico.
La rivincita della gara verrà probabilmente giocata ad Albenga ad agosto, sperando in una condizione fisica migliore.
Le pagelle: ZU 8 (grande portiere, sfodera interventi alla Frey e un inaspettato senso della Resistenza), ANDREA 6,5 (regia occulta e tanta visione di gioco, patisce le condizioni del terreno), DANIEL 8 (attacca e difende con fisico e senso tattico, segna 4 gol e cerca sempre il dialogo), SIMON 7,5 (come il fratello, il vero leader dei belli e buoni), LUCA 6,5 (5 assist, 3 gol e tanta fatica nell’essere un giocatore di calcio), MAURO 6,5 (sgroppate di altri tempi, voglia di fare e qualche cross interessante), MICHELE 7 (arcigno alla Cannavaro, appesantito alla Ronaldo, leader del DPA), ATTILIO 6,5 (da rivedere il suo famoso interno destro, per il resto si propone ma risulta più appesantito dai capelli che dal fisico), MARCO S. 6,5 (è bravo a smarcarsi sotto porta ma le malelingue dicono che sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto), MARCO G. 6,5 (forse il DPA si aspettava di più dalla sua classe ma lui comunque distribuisce talento ancora vivo)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

vorrei direi solo una cosa...
anzi, non la dico. Il clero in questo caso non ha colpe. Marco G.

Luca I ha detto...

Si ma votate il sondaggio, santo clero

Misno ha detto...

E' bene ciò che finisce bene, il mondo libero vince e l'oscurità soccombe.Certo è che chi si trastulla con hetrik si nota.

Luca I ha detto...

Parole sante. I campioni nel calcio teorico fanno clamorosamente flop nel calcio reale: bentornati sulla terra

Anonimo ha detto...

Si farà un'altra sfida?
Però si cambia sport. Propongo, per la prossima sfida, il giuoco del calcio.
Marco G.

Luca I ha detto...

Ma come? E quel pressing a tutto campo? E quelle saette sulla fascia? Queilanci millimetrici? Quel cecchino sottoporta? Non era forse calcio di alta qualità?

Anonimo ha detto...

più che altro che le due squadre giochino allo stesso giuoco.

Luca I ha detto...

Effettivamente noi giocavamo al calcio, voi forse a "il campanile di milano fa ding dong" o a "telefono senza fili". Giochi che mi ricordano la gloriosa annata 1989, fatta di feroci limonate

Anonimo ha detto...

Voglio un'altra sfida.
La voglio su un campo di calcio vero, con le luci. Marco G.

Luca I ha detto...

Non chiedere troppo. Contentati dell'interno destro di Attilio. E delle albicocche a fine gara

Anonimo ha detto...

Pacione potrebbe giocare anche a San Siro ma resterebbe sempre Pacione.
Firmato
Mourinho

Luca I ha detto...

E vero: un nano è sempre un nano, anche in cima ad una montagna